Si è inaugurata il 2 novembre la XX edizione del Master Progettista di Architetture Sostenibili, promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura, con la presentazione e discussione delle tesi finali della XIX edizione e la presentazione del tema del laboratorio di sintesi.
Oltre 12 anni di esperienza, più di 300 giovani professionisti formati in tema di Riuso e Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente attraverso una metodologia circolare di progettazione e verifica con i software più avanzati, finalizzata a ridurre l’impronta ecologica del sistema edificio.
Tutte le fasi del processo sono realizzate in un sistema di elaborazione e modellazione parametrica basata su protocollo BIM affinché sia sperimentabile, da parte degli studenti, l’esperienza di processo integrato ad alta efficienza, condizione fondante dei sistemi di valutazione e certificazione LEED.
I progetti elaborati durante il Master, risultato delle competenze multidisciplinari acquisite, propongono strategie di recupero e riqualificazione energetica ed ambientale del sistema edificio tramite soluzioni formali e tecnologiche avanzate:
“Ciò che proponiamo è un sistema di conoscenze che integra ai principi della progettazione ambientale, nozioni e strumenti della fisica (come ambito di riferimento della problematica energetica) e della biologia (come scienza della vita che si vuole sostenere), a partire dai concetti di ecologia ed ecosistema, sino ad arrivare ai software per l’analisi del comportamento termo-fluidodinamico degli ambienti ed alle logiche di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di impianti per la gestione sostenibile delle acque.
Al centro di questo processo di integrazione c’è naturalmente il progetto, come luogo in cui le diverse competenze devono confluire ma anche come momento in cui la validità dei principi e delle scelte in atto devono potersi misurare.
Da questo punto di vista il metodo progettuale proposto si avvicina a quello sperimentale della fisica, andando oltre l’obiettivo della rappresentazione di un assetto formale, a favore della simulazione della sua performance, con l’obiettivo di ottenere (in fase di progetto) una ottimizzazione delle scelte formali in base al controllo delle comportamento energetico.
Ancora, il concetto di misura ovvero l’importanza di una capacità di controllo e di comunicazione di dati quantitativi, ritorna come momento di verifica finale attraverso la redazione di una sorta di bilancio ecologico del progetto.
Un bilancio che va oltre la certificazione della classe energetica del fabbricato nel tentativo di mettere ancora una volta a sistema il problema dei consumi energetici con quello delle risorse, il tema dei consumi idrici con il carico organico recapitato in fogna, l’uso del suolo con il sostegno alla vegetazione e così via” – Marialuisa Palumbo – Direttore scientifico del Master.
Completa il percorso uno Stage della durata di 6 mesi.
È ancora possibile iscriversi alla XX edizione del Master lezioni iniziano il 14 novembre.