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Edilizia. Made in Italy e regole per la concorrenza

Anche l’edilizia avrà il suo “made in Italy”. Tutelare la produzione italiana e dare una scossa al mercato, attraverso un’iniezione di concorrenza sulla qualità di materiali e realizzazioni, sono i due progetti promossi dall’universo di imprese che si muove intorno ai cantieri, rappresentato da Federcostruzioni. Una galassia con un valore della produzione di 400 miliardi, che con la crisi degli ultimi anni ha perso oltre mezzo milione di posti di lavoro.

A spiegare come funzionerà il progetto “made in Italy” è il presidente di Federcostruzioni Rudy Girardi, nel corso dell’assemblea dell’associazione. Alla base un accordo con l’Uni, l’ente italiano che definisce gli standard (volontari) della produzione nei settori industriali, per garantire l’autenticità della produzione italiana. «Stiamo lavorando – dice Girardi – per la nascita e l’affermazione, in tempi ravvicinati, di un sistema normativo che se rispettato garantirà e valorizzerà l’intera filiera italiana delle costruzioni e del made in Italy di settore».